Un film che vi farà piangere delle vostre risate e ridere delle vostre lacrime.

C'E' ANCORA DOMANI
Delia è "una brava donna di casa" nella Roma del dopoguerra: tiene il suo sottoscala pulito, prepara i pasti al marito Ivano e ai tre figli, accudisce il suocero scorbutico e guadagna qualche soldo rammendando biancheria, riparando ombrelli e facendo iniezioni a domicilio. Secondo il suocero però "ha il difetto che risponde", in un'epoca in cui alle donne toccava tenere la bocca ben chiusa. E Ivano ritiene sacrosanto riempirla di botte e umiliarla per ogni sua "mancanza". La figlia Marcella sta per fidanzarsi con il figlio del proprietario della pasticceria del quartiere, il che le darebbe la possibilità di migliorare il suo status e allontanarsi dalla condizione arretrata in cui vive la sua famiglia, nonché da quella madre sempre in grembiule e sempre soggetta alle angherie del marito. Per fortuna fuori casa Delia ha qualche alleato: un meccanico che le vuole bene, un'amica spiritosa che la incoraggia, un soldato afroamericano che vorrebbe darle una mano. E soprattutto, ha un sogno nel cassetto, sbocciato da una lettera ricevuta a sorpresa.
Regia: Paola Cortellesi
Con: Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli, Vinicio Marchioni
Genere: drammatico
Premiato al Festival di Roma, vincitore del biglietto d'oro
Vincitore di 6 David di Donatello
Nastro d'Argento come "Film dell'Anno"
“Stringete le schede come fossero biglietti d’amore”
dal film C'è ancora domani

"C'è ancora domani". Cortellesi omaggia le donne di ieri e di oggi
di Serena Nannelli Il Giornale
C'è ancora domani di Paola Cortellesi è un esordio alla regia che conquista. La nota interprete, una volta dietro la macchina da presa, dirige se stessa e un cast di attori in stato di grazia, e lo fa con piglio e sensibilità. Il film è un tributo alle donne di ieri e di oggi, soprattutto a quelle invisibili che però, loro malgrado, hanno fatto la Storia. Girato in bianco e nero, C'è ancora domani è un affresco della condizione femminile della seconda metà degli anni Quaranta in Italia, subito prima della svolta storica del diritto di voto alle donne. [...]
Povertà, maschi tossici e speranze un viaggio neorealista nel passato
di Alberto Crespi La Repubblica
C'è ancora domani, esordio nella regia di Paola Cortellesi, è un viaggio nel tempo con biglietto di andata e ritorno. La storia ci porta nel 1948. a Roma: la guerra è finita, la città è libera da due anni ma nelle strade c'è ancoro la "milltary pace" americana e nelle case c'è tanta povertà e, soprattutto. tanto fascismo sepolto, magari inconscio. Della è una donna sposata, vive con il marito Ivano, il suocero e tre figli. Sia il consorte, sia il suocero sono maschi tossici e orrendi, che ragionano solo con la violenza. Tutt'intorno c'è chi si è arricchito con la borsa nera e chi continua a far la fame come ai tempi dell'occupazione tedesca. Ma il futuro - il "domani" del titolo - promette una cosa bellissima: il 2 giugno, al referendum monarchia vs. repubblica, voteranno per la prima volta le donne. Il viaggio nel tempo si nasconde anche nello stile: C'è ancora domani è in bianco e nero e rende omaggio al capolavori del neorealismo; si, anche a quelli del cosiddetto ''neorealismo rosa" perché Paola Cortellesi tiene miracolosa-mente in equilibrio lacrime e risate, dramma e commedia Ma poi c'è il ritorno all'oggi, i temi della violenza domestica, dell'emancipazione femminile e delle differenze di classe che sono cruciali oggi come nel 1946. Film quasi miracoloso, grazie anche alle interpretazioni - oltre che della regista-protagonista - di Valerio Mastandrea, Giorgio Colangeli, Emanuela Fanelli e tutto il resto di un cast perfettamente scelto e diretto.


Un record assoluto invece per C'è Ancora Domani di Paola Cortellesi: trenta persone premiate. Un incredibile carico per il riconoscimento di Film dell'anno che conferisce eccezionalmente i Nastri d'Argento per tutte le categorie artistiche e tecniche. I Nastri sono andati agli sceneggiatori, con Cortellesi, Furio Andreotti e Giulia Calenda, e al cast straordinario di protagonisti, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli e Vinicio Marchioni, che riceve anche il Premio Persol 'Personaggio dell'anno'.
